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I mass-media sono diventati parte integrante della nostra vita, proponendosi in molteplici forme nei diversi momenti della giornata. In particolare, in quasi ogni ambito del nostro agire quotidiano, la pubblicità è divenuta una presenza non solo costante ma anche controversa. Essa si rivolge ai consumatori intesi come individui e come soggetti sociali che pensano ed agiscono all'interno dei propri specifici contesti culturali. Ciò in quanto l'utilizzo di un prodotto o l'acquisto di un marchio forniscono modelli di riferimento volti a soddisfare le esigenze sociali, emotive e culturali prima ancora di quelle funzionali. In questo volume il fenomeno in oggetto appare in funzione del vertice di osservazione dal quale viene considerato, cioè secondo un approccio propriamente psicologico. Tale approccio, che spesso nella letteratura sulla pubblicità è stato adottato in modo frammentario o naif, intende qui sistematizzare e declinare in forma compiuta una serie di questioni inerenti alla teoria e alla pratica della comunicazione pubblicitaria. Il rapporto tra psicologia e pubblicità, infatti, non consiste solo nel delineare i più importanti concetti e le teorie sul comportamento, mostrandone le applicazioni utili ad implementare l'efficacia persuasiva della comunicazione commerciale, ma gli autori del libro hanno ritenuto opportuno fondare la psicologia della pubblicità su una più ampia riflessione teorico-pratica nell'ambito della psicologia del marketing e dei consumi.